Obama primo e Obama secondo
di Claudio Cecinelli
Ancora una volta il Presidente deve dare ad ognuno quello che si aspetta senza mai dimenticare che l’America è il primo invitato, il primo pensiero, la prima presenza e la prima realtà da onorare e rispettare.
Forse è per questo che il volto di Obama è così cambiato e ha in se i segni del primo mandato.
Forse, anzi, sicuramente, fare il Presidente degli Stati Uniti d’America è un lavoro usurante e dovrebbe essere previsto un vitalizio per ogni presidente al termine del mandato che gli consenta di vivere in tranquillità quanto gli resta, ma sappiamo tutti che non è così anzi, appena finisce di essere l’uomo più importante del mondo, spesso deve fare conferenze, dare consulenze, girare alla ricerca di lavoro per poter vivere, visto che l’America non gli riconosce neanche un piccolo assegno mensile.
Proprio come da noi, dove i Presidenti i Ministri e tutti i politici, non solo riescono, dopo, a vivere di rendita, grazie ad un vitalizio scandaloso che tutti vogliono togliere prima delle elezioni ma che probabilmente resterà tale se non verrà aumentato chiamandolo in maniera diversa, ma li vedi tutti belli, in salute, sorridenti e soprattutto con qualche chiletto in più. Ma forse il vitalizio è destinato a coprire le spese per tentare di riavere la linea e la tonicità fisica perduta nel corso del mandato parlamentare. Forse queste sono le uniche perdite che un parlamentare può rischiare nel nostro Paese in questo specifico periodo.