SE TUTTI VOGLIAMO UN MONDO NUOVO

Carissimi/e, alla luce e con il sogno di un mondo nuovo che tutti desideriamo, oggi, dopo aver invocato il Signore nostro Dio, prima di tutto invio un saluto alle donne della nostra Associazione con l'augurio di operare sempre più abbondantemente per l'avvento delle realtà cui tutti aspiriamo.

di fr. GianMaria Polidoro ofm


E queste realtà sono situazioni di pace: nelle città e nelle terre dove guerre ed assalti uccidono e distruggono; e nelle nazioni dove la pace non regna a motivo delle discordie e della sete di potere che producono quell'odio che impedisce di guardare il bene comune.
Io so di essere spesso ripetitivo con questo linguaggio, ma non posso tacere vedendo quanto male nasce solo dal fatto che non si è capaci di guardarci negli occhi e perdonarci se qualcosa ci sia da perdonare o da farsi perdonare. Non possiamo ignorare le nostre mancanze di amore e dialogo solo perché, dopo aver contribuito a qualche opera di bene, ci sentiamo in pace con la nostra coscienza.
Il Signore Gesù direbbe che questo bisognava fare senza omettere le altre cose, cioè l'amore che ci spinge a leggere tutto il positivo che Dio ha collocato in ogni essere umano ed in ogni realtà. Sono noioso se ripeto ancora una volta che un mondo nuovo o migliore può nascere solamente da un mutamento culturale di cui noi, come Assisi Pax, ci facciamo banditori?

Carissimi/e, vi scrivo da un luogo, dal Franciscan Missions, immerso nella natura del Wisconsin dove gli uccelli vengono a beccare fin sulla porta di casa in questi giorni di neve, e dove il silenzio ti fa sentire in pace. Sono qui ed approfitto di questo dono di Dio, per pregare ed anche sognare una fraternità che non conosce razzismo e non sa cosa sia l'evidenziamento del male nelle persone e nelle cose. E' vero che, ove possibile, fare una simile esperienza di ritiro giova al miglioramento di cias! cuno, tuttavia non dimentichiamo che una pausa di calma è possibile anche nella vita più rumorosa delle città, se avverto nel cuore che nessuno mi è nemico ed io di nessuno sono nemico.
La pace non è luogo od esperienza per privilegiati, ma realtà che può essere vissuta da tutti se si ha una anima pacifica e pacificata che nasce da una ricca spiritualità. Non c'è infatti corporeità che viva nella creazione senza senso dello spirito, come non c'è spiritualità che non venga vissuta nella realtà del corpo. E' una riflessione, questa, su cui sarebbe bene soffermarci e che mi permetto di offrire particolarmente, in questo giorno, alla sensibilità delle donne.

E Dio vi benedica.