Dagli States

BISOGNA SAPER PERDERE

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Erano i favolosi anni 60 (favolosi per chi li ha vissuti) e i Rokes, un gruppo rock Inglese che andava di moda, ricordava a noi giovani di allora che “Non sempre si puo’ vincere!”. Facile per loro, gli Anglosassoni per natura si muovono sempre insieme e quando vincono, vincono tutti mentre quando perdono, sempre insieme, provano a vincere di nuovo. Nel modus pensandi Italicus, la sconfitta viene sempre vissuta emotivamente, dall’amore allo sport passando per il sociale e la politica, si partecipa solo per vincere.

Vincenzo Marra


De Coubertin era un perdente perche’ voleva solo partecipare mentre si vive e si compete solo per vincere almeno nel Bel Paese. E pensandoci bene non potrebbe essere diversamente quando pensiamo che lo stesso padre Dante fu fazioso politicamente e profetico nel sollecitare l’uso della lingua Italiana come elemento coagulante di un’espressione geografica che, ai suoi tempi, si esprimeva con la politica dei comuni. L’espressione di quei tempi viene perpetuata oggi dal Palio di Siena e dalla serieta’ che le varie contrade mettono in una manifestazione (il Palio) che per il resto del mondo e’ ormai solo un appuntamento folkloristico. Se poi girate l’I ..

QUANTO SONO POTENTI I POLITICI ITALIANI?

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Si dice che quando si odia, con la stessa intensita’, si ama. Ora non so se questa sia la situazione degli Italiani che continuano a lamentarsi di coloro che eleggono a rappresentarli. Se pero’ lo fosse, saremmo di fronte alla piu’ evidente prova della “sindrome di Stoccolma” dove gli “ostaggi” alla fine guardano con simpatia a chi li governa. Questo ci porterebbe a concludere che i politici non sono poi cosi’ potenti come si pensava anzi sono sostenuti dalla debolezza di chi li critica. O no?

Vincenzo Marra


Andiamo con ordine: l’Italia e’ un grande Paese e sfido chiunque a provare il contrario. Tra noi emigrati e quelli che sono rimasti esiste un legame emotivo che si registra solo tra gli Italiani. Mentre i mezzi di comunicazione continuano a martellare la pubblica opinone sugli sfasci sociali e i guadagni record della finanza, la frase piu’ ricorrente suona cosi’: “Qui va tutto a ramengo e la colpa e’ dei politici!” Tutte le generazioni hanno avuto la ..

ABBIAMO TUTTI RAGIONE… O FORSE NO?

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Vi ricordate il capolavoro “La Grande Guerra” di Mario Monicelli del 1959? La coppia piu’ talentuosa che il cinema italiano abbia mai visto insieme, Alberto Sordi e Vittorio Gassman, impersonarono senza ipocrisie, l’Italiano medio di inizio 1900 che, per la prima volta, difendeva la nuova patria in una guerra mondiale. I due soldati che il destino aveva accomunato in una fine crudele, dipinsero nel film il carattere regionale (Milano, Roma) di un’Italia che disperatamente stava costruendo la propria identita’. Un Paese messo insieme in fretta, senza un programma ne una strategia comune che trova, nel film di Monicelli, una spietata fotografia di furbi e furbetti in cerca di sopravvivere a una guerra di qualcun altro.

Vincenzo Marra


Dopo 5 giorni senza rancio, all’annuncio che era arrivata una minestra calda, tutti i soldati si lanciano, alla rinfusa, in una fila illogica dove Alberto Sordi, arrivato ultimo e posizionatosi per primo, risponde alle tepide proteste dei commilitoni: “Fermi cosi’, come stamo, stamo!” cercando l’ovvio consenso di quelli che come lui si trovavano davanti la fila. Era il 1916 e se avete avuto la ventura di dover fare una fila quando non ci sono numeri da rispe ..

L’ITALIA: UN PAESE NORMALE

"Quando vedi che i commerci sono fatti senza programmi – Quando vedi che per produrre, hai bisogno del permesso di chi non ha mai prodotto niente – Quando vedi che il denaro va verso coloro che senza merito, sono raccomandati – Quando vedi coloro che si arricchiscono con espedienti invece che con il lavoro, e i tuoi avvocati non ti proteggono contro di loro ma proteggono loro contro di te – Quando ti accorgi che la corruzione viene premiata e l’onesta’ diventa un sacrificio – Puoi anche concludere che la tua societa’ e’ condannata”.            AYN RAND

Vincenzo Marra


Dopo 42 anni sto soggiornando in Italia da oltre un mese e quando tornero’ a New York, saranno passati due mesi. Non ero mai stato nel Bel Paese per piu’ di tre settimane da quando decisi, nel Febbraio del 1971 di lasciarlo per amore di New York. Trovo l’Italia un Paese normale abitato da una grande percentuale di gente “diversamente abile” che elegge, a propri rappresentanti, una proporzionale percentuale di soggetti altrettanto “diversamente abili”. ..

ITALO AMERICANI E ITALIANI ALL’ESTERO

Quanto è difficile trattare un argomento così caro alla retorica dei politici professionisti! Qualunque cosa si scriva, si presta ad interpretazione e dire che un individuo, nato in America, è Americano potrebbe essere messo in discussione da chi si chiama John Cirillo ed è nato Brooklyn, New York. Cirillo non parla nemmeno Italiano ma la sua Italia, alla 18ma Avenue in Brooklyn, è autentica tanto quanto quella di Arthur Avenue, nel Bronx. Per non parlare poi delle varie Piazze Italia che attraversano tutta l’America, da Est ad Ovest tra una varietà di tradizioni che, ferme agli anni ’50, caratterizzano un’Italia per lo più ignota agli Italiani.

Vincenzo Marra


Eppure queste tradizioni hanno costituito una fonte di reddito per l’Italia, che negli anni ’60, ’70 e ‘80 del secolo scorso, ha conosciuto il periodo più ricco della sua storia moderna. Ma ancora negli anni ’90 si sentiva l’abbraccio di quegli emigrati che volevano riconoscersi in un successo, come quello da loro conseguito in America, dove avevano le loro radici.

Figli di poveri artigiani che avevano (e hanno!) conquistato posizioni rilevan ..

La crisi economica: “è colpa loro”

I Cinesi stanno meglio di ogni altro abitante di questo pianeta. Pero’ anche i Brasiliani non scherzano, insieme agli Indiani e i Russi sono oggi i “nuovi ricchi” del BRIC, invidiati dagli ex ricchi. E gli ex ricchi invidiano anche i Messicani, gli Indonesiani, i Sud Koreani e i Turchi che, dopo il BRIC, si chiamano MIST e fanno numeri che, nell’Occidente convalescente, sono ormai solo nei ricordi dei sessantenni. L’Europa e gli USA sono in crisi e se negli anni ’70 questi due continenti controllavano il 79,7% dell’economia del pianeta, oggi stanno lottando per mantenere le posizioni che li vedono intorno al 45/48%.  Sono ormai 5 anni che si sente parlare solo di crisi dell’Occidente.

Vincenzo Marra


Obama primo e Obama secondo

Quali sono i lavori usuranti ????? Lo scorso 21 gennaio ha avuto ufficialmente inizio il secondo mandato del Presidente Obama, sono arrivati centinaia di aerei privati a Washington e un numero record di personalità La città è stata animata da iniziative di vario genere e party ai quali il Presidente è stato più o meno presente, dovendo fare il giro per ingraziare. Una giornata assurda nella quale non c’è  mai stato tempo per nulla eppure tutto è stato, bene o male fatto. Una giornata che ognuno di noi vorrebbe vivere, almeno come primo pensiero spontaneo ma che, pensandoci bene, forse sarebbe meglio evitare e restarsene in casa tranquilli a prendere il the rispondendo a qualche telefonata o magari chiamare qualcuno “di speciale“ per ringraziarlo.

Claudio Cecinelli


Dalla promozione alla commercializzazione

Un diverso approccio alla promozione del sistema agroalimentare italiano negli USA: l’esperienza della Camera di Commercio Italiana di New York.   La crisi economica degli ultimi anni e la conseguente riduzione delle risorse finanziarie impiegate a vario titolo da agenzie nazionali , consorzi di tutela, consorzi export e camere di commercio ha portato ad un ripensamento delle tradizionali azioni di promozione a supporto del sistema agroalimentare italiano sia negli USA, paese in cui opero, sia in altri mercati come mi viene spesso confermato dai colleghi delle altre Camere di Commercio Italiane all’Estero.

Federico Tozzi